Digitazon… lo avete mai provato?

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un post sponsorizzato su Facebook di Digitazon, piattaforma che non conoscevo, incuriosita sono andata a leggere l’articolo di presentazione sul corriere.it e sono rimasta sbalordita e affascinata, si tratta di 3 giovani intraprendenti bocconiani con già tanta esperienza in multinazionali e aziende di grosso calibro,che hanno lanciato un progetto innovativo, unico, tutto italiano e con lo scopo di far traghettare
le aziende italiane verso un mondo di digitalizzazione.
Scopi nobili e tanto entusiasmo contagioso e… mi lascio contagiare.
Decido di provare il servizio, come libera professionista metto a disposizione la mia competenza ed inserisco il mio Dig (ovvero la mia proposta per le aziende).
A parte l’entusiamo iniziale, la prima impressione non è stata delle migliori. Mi sono messa a guardare
i dig degli altri professionisti… e sono rimasta piuttosto sconcertata nel vedere offerte super scontate, come per esempio:
  • fare una landing page a € 167
  • fare un sito web che soddisfi le tue aspettative a € 450
  • fare ottimizzazione seo a € 50
  • fare un sito web professionale con seo avanzato a € 89
  • fare un logo a € 20
La prima reazione è di delusione, verso un canale che ancora una volta invece di creare valore svaluta delle professionalià già tanto bistrattate.
Mi rendo perfettamente conto che i prezzi li decide il professionista, sta a lui dunque questa responsabilità, tuttavia mi domando se non possa esistere un controllo a monte che permetta di pubblicare solo un certo tipo di annunci che valorizzino le competenze e le qualità del servizio invece della solita guerra dei prezzi dove vince chi si svende maggiormente.
Mi nasce poi una domanda, ma che differenza c’è con link2me.it? Trattasi di marketplace italiano nato nel lontano 2007 con lo scopo di mettere in contatto tra loro e dare visibilità a freelance, professionisti, studi professionali ed agenzie che operano in Italia.
Dunque la stessa piattaforma esiste già da ben 13 anni e senza ahimé aver portato grandi vantaggi o clamorosi riscontri nell’ambito della digitalizzazione anziendale.
Mi rivolgo in ultimo alle aziende e agli imprenditori che scelgono il servizio meno caro, con i prezzi all’osso e che vanno al super risparmio, oltre al comportamento poco etico, (credete che chi offra un servizio sotto pagato possa darvi la stessa competenza, professionalità e tempo di chi vi fa pagare il giusto prezzo?) non pensate che questo meccanismo di scegliere sempre e solo offerte e super sconti, presto o tardi si ritorcerà anche contro di voi?
A lungo andare, in una società in cui il prezzo è l’unica discriminante valida e tutto il resto passa in
secondo piano, non ci si curerà più della professionalità, preparazione, esperienza, competenza e onestà, ma, sarà solo una gara a chi offre di meno.
Scritto da Simona Venafro