Vendere a tutti i costi, vi presento Web Leaders

Circa un mese fa mi sono iscritta ad un webinar gratuito sull’uso aziendale di WhatsApp business, lo so perfettamente che questi eventi virtuali gratuiti sono solo uno strumento per raccogliere nominativi a cui poi proporre servizi e consulenze a pagamento, ma quanto successo va ben oltre e merita una riflessione.

Premetto che l’azienda che promuoveva questo webinar è Web Leaders, agenzia SEO fondata da Michele De Capitani, a molti di voi forse questo nome non dirà nulla, ma io che ho cominciato nei primi anni duemila mi ricordo molto bene di questo professionista serio e competente, quindi, quando ho visto che dietro questa agenzia c’era lui l’ho presa come garanzia di serietà e professionalità.

Ho partecipato al webinar della durata di circa un’ora, che, come mi aspettavo, non ha detto nulla di importante, poi, come da copione hanno cominciato a bombardarmi di mail e messaggi su altri webinar e fin qui, per quanto fastidioso (parliamo di una mail e di un messaggio al giorno, tutti i giorni della settimana, quindi un pò aggressivo come approccio) non ci ho trovato nulla di strano.

Ma, qualche giorno dopo la mia partecipazione ricevo questo messaggio:

Buon pomeriggio Simona, sono xxxxxxxxxxx web marketing consultant di Web Leaders. Le scrivo perché si è iscritto ai webinar di webleaders.it
Prima di tutto ci tenevo a presentarmi e ringraziarla per essersi iscritto.
Ho visto di cosa si occupa e volevo fissare un appuntamento con lei per parlare di una potenziale collaborazione tra le nostre realtà? Cosa ne dice di mercoledì alle 10.30?

Decido di accettare l’invito e durante la conversazione emerge che la consulente, forse per una ricerca un po’ troppo superficiale, aveva preso un abbaglio credendo che gestissi un’attività commerciale ed era seriamente motivata a vendermi il corso a pagamento dedicato a WhatsApp. Chiarito l’equivoco sono ormai convinta che la telefonata volga naturalmente al termine mentre la consulente non dandosi per vinta continua a propormi il corso a pagamento facendo anche leva sulla mia conoscenza e ammirazione per Michele De Capitani.
Questa tenacia è comprensibile e ammirevole come dote in un venditore, tuttavia non essendo minimanente interessata non solo la scoraggio ma le faccio presente che il malinteso aveva generato in me un’aspettativa legata alla mia reale professione ovvero esperta di web marketing e inaspettatamente la consulente mi propone un appuntamento con un collega con cui discutere i termini di una eventuale collaborazione.

Qualche giorno dopo riesco a parlare con il PR Manager, un giovanissimo consulente che prima mi chiede di cosa mi occupo e poi mi dice che potremmo si iniziare una collaborazione in base alle mie competenze ma, per farlo con Web Leaders devo adeguarmi al metodo scientifico di Michele De Capitani, ecco quindi, che in modo più velato e meno diretto tornano alla carica per proporre un corso di formazione, naturalmente non si parla di costi, anzi il ragazzo mi liquida velocemente passando il mio contatto alla persona che si occupa delle HR.

Dopo un breve scambio di mail in cui l’addetta alle risorse umane mi spiega quali sono le posizioni aperte che stanno cercando, ovvero:

  1. Analisti Web Marketing;
  2. Consulenti Commerciali;
  3. Addetto Promozione e Marketing;

fissiamo un colloquio collettivo su Zoom in cui mi trovo in compagnia di altre due persone, un ragazzo e una donna.
La giovane ed inesperta consulente ci chiede di presentarci brevemente (più per prassi che per reale interesse) e scopro, guarda caso, che le due persone che sono con me sono totalmente a digiuno di web marketing, dopodiché l’addetta parte con un monologo lanciandosi in una stentorea presentazione di Michele De Capitani, ne elogia il curriculum, i meriti, i clienti, ecc… ho la netta sensazione che legga un copione, poi ci saluta rimandandoci ad un colloquio individuale.

E’ molto chiaro che non si è trattato di un colloquio di lavoro ma di tutt’altro, un incontro per promuovere la figura di Michele De Capitani e la sua autorevolezza per poi preparare il terreno durante i colloqui one to one.

Quando arriva il mio turno la ragazza delle risorse umane parte subito descrivendo minuziosamente il funzionamento dell’accademia di Web Leaders a cui è obbligatorio iscriversi se si vuole lavorare per l’agenzia, dopo avermi spiegato la metodologia, la prassi, e tutti i dettagli arriva il momento inevitabile in cui mi comunica che il corso dell’accademia è a pagamento (mi sembra tra l’altro di percepire un certo disagio mentre mi da questa informazione).
Ho declinato l’offerta con una certa veemenza e ci siamo salutate.

Ironia della sorte, qualche minuto dopo aver riagganciato con la consulente mi ritrovo su WhatsApp un altro messaggio di un altro sedicente professionista di Web Leaders che non vede l’ora di inizare una collaborazione con me.

Questa mia esperienza personale mi ha dato l’opportunità di fare qualche riflessione generale sulle attuali condizioni lavorative del settore in cui opero e sull’etica del lavoro.

Premesso che:

  1. Oggi praticamente tutti coloro che lavorano nel mio settore cercano di adescare clienti proponendo servizi gratuiti come corsi, consulenze, webinar, e-book ecc… Io non amo particolarmente questo approccio ma è ormai diffuso e accettato;
  2. E’ normale che queste attività gratuite servano a raccogliere lead da trasformare in clienti e quindi mi aspetto un certo martellamento via messaggi e mail per convincermi ad acquistare;
  3. Non è un buon momento economico per nessuno e ognuno di noi utilizza le strategie e le tecniche che meglio crede per proporre i propri servizi;
  4. Essere giovani e vogliosi di imparare e crescere professionalmente è ammirevole… e poi da qualche parte bisogna pur cominciare;

Mi sento di trarre qualche conclusione su quanto mi è capitato che a mio avviso riflette un modo di agire poco corretto e poco sano:

  1. Va bene largo ai giovani ma no a persone improvvisate, impreparate o ancora peggio palesemente disinteressate e capaci solo di farti sentire un numero. Forse io sarò troppo ingenua ma ancora credo nel rapporto umano anche e sopratutto sul lavoro prima ancora che in quello professionale;
  2. Va bene vendere i propri servizi ma a tutto c’è un limite. Sfruttare persone che stanno cercando un lavoro, forse in difficoltà, forse no, ma comunque che vogliono cambiare e stanno attraversando un momento delicato della loro vita per proporre dei corsi a pagamento lo trovo poco professionale e per nulla etico.
    Resta una mia opinione personale non avvalorata da dati certi, che in realtà Web Leaders non cercava nessuna figura professionale ma solo persone sprovvedute, senza preparazione sul web marketing a cui promettere un futuro migliore grazie alle competenze acquisite all’accademia professionale a pagamento.
    Certo non c’è nulla di male a voler cambiare lavoro e a volersi formare con corsi di qualità, ma, diverso è sbandierare la possibilità di avere un lavoro e dietro questa chimera vendere un corso.

Ognuno di noi utilizza le strategie che meglio crede possano portare visibilità, contatti e clienti, ma, prima ancora di stabilire le strategie forse sarebbe opportuno stilare un codice etico di comportamento che tracci dei limiti invalicabili oltre i quali non andare per rispetto delle persone e di tutti i professionisti.

E a te è mai successa una cosa simile? Raccontami la tua esperienza.

 

Scritto da Simona Venafro