Smartphone dipendenza: tutti i dati a livello europeo

Gli smartphone sono sempre più diffusi nel mondo, talmente tanto che il 2016 è stato l’anno in cui per la prima volta le ricerche da dispositivi mobile hanno superato quelle da desktop. Il dato non stupisce se si pensa alle infinite attività che oggi possiamo svolgere semplicemente con uno smartphone: lavorare, leggere mail, monitorare lo stato di salute, prenotare viaggi e alberghi, ordinare da mangiare, fare la spesa, guardare un film, tenersi in contatto con le persone care.

C’è chi dice che nel giro di qualche anno i computer spariranno per lasciare il posto esclusivamente ai dispositivi mobile. Se questa però è una previsione, un dato di fatto è che gli smartphone influenzano in qualche modo i nostri rapporti sociali, famigliari e sentimentali.
È quello che emerge dall’infografica di Recovery Data, azienda leader nel recupero di dati da dispositivi elettronici, che ha raccolto le statistiche di diversi Paesi europei, dipingendo un quadro molto chiaro della situazione attuale. Si litiga tra coppie ma anche in famiglia: e non sono solo i genitori a rimproverare i figli, ma anche viceversa, a sottolineare quanto trasversale sia il fenomeno.

I motivi sono diversi, dal passare troppo tempo sul dispositivo allo spiare il social del consorte, dal leggere le mail di notte all’ennesima notifica di Facebook. La possibilità di fare qualunque cosa da qualsiasi posto ha fatto sì che lo smartphone entrasse a far parte anche della nostra routine quotidiana: il 57% delle persone controlla lo smartphone appena si sveglia, l’83% legge le email di lavoro durante la notte e, in media, ognuno di noi tocca lo smartphone 1000 volte al giorno. E voi vi sentite liberi o dipendenti?

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