Social network geolocalizzati. Chi trova un amico trova un bel luogo.

Sempre più colpiti dalla piaga del falso commento e della recensione finta postata su Tripadvisor dal concorrente di turno, si dovrebbe essere alla disperata ricerca di una possibile soluzione in grado di limitare notevolmente la possibilità di barare, facendo così tornare il commento uno strumento utile a chi lo legge per potersi orientare nella scelta di prodotti e servizi e non una mera strumentalizzazione per interessi personali.

Subito il pensiero è andato ai social geolocalizzati, che invogliano gli utenti a uscire, a esplorare, a scoprire posti nuovi. Sto parlando, per esempio, di Foursquare, la miglior applicazione location-based in circolazione al momento, con circa 10 milioni di utenti iscritti nel mondo e una crescita nel 2010 del 3400%.

Foursquare, attraverso il sistema satellitare, ci permette di staccarci dallo schermo di un computer e attaccarci a quello del cellulare per comunicare in tempo reale dove siamo e condividere i luoghi più belli e più interessanti. Grazie ai check-in si segnala la propria presenza in un determinato luogo (ristorante, hotel, negozio, palestra, ecc…) e subito dopo è possibile inserire la propria opinione sul servizio/prodotto acquistato.

Forse che i social geolocalizzati con obbligo di check-in prima di inserire un commento possono risolvere il problema delle recensioni anonime e farlocche, visto che il sistema satellitare dovrebbe garantire che, per esempio, il mio amico è sicuramente in quel posto?

Sembrerebbe di si, ma ahimè non è così, è infatti possibile fare anche dei falsi check-in posizionandosi vicino al locale, magari per avere sconti e offerte speciali, oppure per spingere artificiosamente il proprio esercizio o viceversa per mettere i bastoni fra le ruote al locale concorrente.

Pare insomma, non ci sia per ora una possibilità di monitorare con certezza la veridicità dei commenti, (anche se alcune possibilità ci potrebbero essere, vedi: Tripadvisor: ancora polemiche e cause per le recensioni ) se non l'onestà e la sincerità delle persone.

E come ci ricorda Naveen Selvadurai – co-fondatore di Foursquare:

“Noi lasciamo che gli utenti facciano check-in dove vogliono perché crediamo ci sia un contratto sociale che impedisce loro di mentire sulla propria posizione. Se tu non sei nel posto dove dici di essere, la verità è che stai mentendo ai tuoi amici, che nell’informazione che stai condividendo non c’è nessun valore per loro. “

Peccato che la natura umana, naturalmente portata all'imbroglio, non ci potrà mai garantire dei commenti sinceri e disinteressati, (specie quando a muovere certe opinioni sono interessi economici, che spesso portano a veri e propri dispetti, così si concentrano le energie nella direzione sbagliata, sottovalutando i benefici delle collaborazioni anche tra concorrenti piuttosto che continuare ad investire in strategie da “scacco matto” a svantaggio del vicino)… forse per avere delle certezze dovremmo affidarci ai commenti della Signora Cesira del piano di sotto…altrimenti abituiamoci a leggere le recensioni con la consapevolezza che dietro potrebbe esserci qualcosa di poco chiaro!

 Articolo scritto con la collaborazione di Maria Grazia Belli

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