Per fortuna che c’era il buffet…

Ho partecipato mercoledì 22 giugno all'evento Web in Tourism che si è tenuto a Milano presso l'hotel Enterprise. Ambiente impeccabile, coffee break e light lunch offerti dall'organizzazione ma ahimè i contenuti degli interventi lasciavano molto a desiderare.

Nonostante il meeting sia stato percepito da una platea prevalentemente di dirigenti turistici, come un convegno all'avanguardia, in realtà si è trattato per lo più di una grossa vetrina commerciale in cui tutti (o quasi) gli interventi portavano ad una promozione aziendale, certo l'evento era completamente gratuito, però…

Gli argomenti trattati sono stati: i gruppi di acquisto, il cloud computing, l'email marketing e la gestione della brand reputation.

Le tematiche sono state affrontate in modo superficiale e scontato, nessun tema scottante o criticità è emersa, non c'è neanche stato alcun dibattito con i presenti, passivi-ricettivi verso quanto ritenuto essere la frontiera più avanzata delle applicazioni web nel turismo.

La sensazione è stata quella di essere ad un evento dove l'apparenza e l'ostentazione di mezzi fosse più preponderante rispetto alla sostanza e al dare indicazioni e suggerimenti pratici e veramente innovativi.

La giornata è culminata con il tanto atteso intervento di Vittorio Deotto, Territory manager per Tripadvisor, che ha lasciato sgomenta la platea con asserzioni di una insensibilità e insensatezza senza paragoni (a titolo d'esempio ricordo il suo discorso in cui sosteneva che lui stesso prima di prenotare un hotel, legge le recensioni su Tripadivosr, ma sempre con un occhio critico, rendendosi immediatamente conto se il commento è stato scritto da una donna durante il suo ciclo mestruale, e quindi assolutamente non attendibile – no comment!!! -), non solo, ma alla mia precisa domanda sul perchè ancora sussista pubblicata su Tripadivor una recensione di un hotel che insulta la titolare dandole della "truffaldina", (andando palesemente contro la stessa policy di Tripadvisor che non consente l'insulto personale ma solo la critica al servizio, giustamente) la risposta del Sig. Deotto è stata che forse si trattava veramente di una persona che truffa i suoi clienti.

Neanche l'intervento di Mauro Lupi nel cercare di riportare alla ragione il Sig. Deotto, è servita a nulla, se non a far scrosciare un meritato applauso verso il bravissimo e competente Mauro Lupi. Al termine dell'intervento ufficiale il Sig. Deotto ha voluto un breve colloquio privato con me per documentarsi sull'accaduto, ed è stato in grado di peggiorare il suo intervento, aggiungendo che il termine "truffaldina" non è assolutamente un insulto e per questo motivo che lo staff di Trivpadvisor ha mantenuto il commento pubblicato. Ad avvalorare la sua tesi, ha cercato di mostrarmi una recensione, tuttora presente, il cui titolo dovrebbe essere "fate fuori il direttore" (inteso come "licenziatelo") , pensando così di dimostrare che l'ironia ed il vezzeggiativo, anche su termine offensivo, passano indisturbati per le maglie della valutazione di Tripadvisor.

Peccato, che per bocca dello stesso Deotto, l'attenzione verso le repliche ufficiali dei direttori-titolari di alberghi, sia molto più elevata, boicottando e non pubblicando le risposte per motivazioni molto più futili e opinabili.

Il mio intervento, ha suscitato la solidarietà di molti, che sono venuti a confrontarsi con me verso una situazione intollerabile e mal gestita, ma oggi un pò più chiara: ho infatti capito che se dietro Tripadvisor Italia, ci sono figure del calibro del Sig. Deotto, non mi devo stupire di una gestione lenta, superficile e scorretta di uno strumento che dovrebbe essere organizzato e gestito in modo assolutamente etico e corretto in modo da darne beneficio a tutti!

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